Interdipendenza: cos’è e come migliorarla secondo Stephen Covey
Cos’è l’interdipendenza? Come posso metterla in pratica per migliorare le mie relazioni? Scopriamolo dal celebre autore Stephen Covey.
Stephen Covey e l’interdipendenza
Ho scritto questo articolo prendendo come riferimento il libro “Le 7 regole per avere successo” di Stephen R. Covey. Stephen Covey è stato principalmente uno studioso di business e management, e ha dedicato gran parte della sua vita alla consulenza per grandi aziende come IBM. Nonostante il titolo del libro sia fuorviante a causa della traduzione sbagliata, Covey lo ha scritto con lo scopo di avvicinare il lettore ad un concetto sano di successo, basato su dei principi positivi e naturali nell’uomo. Ho consigliato o prestato questo libro a molti dei miei colleghi nell’Esercito, non posso che consigliare la lettura anche a te!
Cos’è l’interdipendenza?
Covey definisce l’interdipendenza come “il paradigma del noi“. Ora, definiamo questi due termini:
Paradigma: è inteso come una mappa mentale, ossia una rappresentazione che noi abbiamo della realtà, ma non è la realtà, piuttosto è come noi la percepiamo.
Noi: ossia le persone circostanti. Questo paradigma prevede quindi azione come la capacità di comunicare, cooperare e lavorare in gruppo.
Possiamo riassumere questo concetto con il pensiero: “So che da solo sono bravo, ma non riuscirò mai ad essere efficiente come potrei esserlo con altre persone che lavorano con me per un obiettivo comune“.
Si, tutto bello ma… prima devi essere indipendente
In realtà prima di parlare di interdipendenza bisogna definire due concetti che la precedono: la dipendenza (situazione in cui la mia iniziativa dipende da fattori esterni come gli amici, i soldi, i beni ecc…) e l’indipendenza (situazione in cui la mia iniziativa dipende dalla mia volontà). Tutti aspirano in genere a essere indipendenti come reazione ad una situazione di dipendenza, ma non è il punto di arrivo. Una cosa però è sicura: non si può essere interdipendenti se non si è indipendenti, e questo pone un grosso requisito prima di entrare nel mondo delle relazioni umane, ossia lavorare prima su di sè e poi pensare agli altri.
Perchè è importante il concetto di interdipendenza
Interdipendenza è una parola che riassume il concetto di essere maestro delle relazioni umane per raggiungere obiettivi comuni con altre persone. Se sei responsabile di altre persone (quindi anche un genitore), non puoi non lavorare su questo aspetto. Ciò non significa assolutamente manipolare gli altri (disastro che fanno le persone dipendenti quando cercano di ottenere quello che vogliono), ma significa piuttosto seguire e farsi seguire dagli altri. L’interdipendenza è infatti alla base del concetto di leadership e impone un dare e un avere (nel libro si parla di conto corrente emozionale).
Su cosa posso lavorare quindi per migliorare la mia interdipendenza?
Se ti sei posto questa domanda potrebbe già vuol dire che sei sufficientemente indipendente per poter lavorare all’interdipendenza. In ogni caso, prima di iniziare di consiglio di guardare le prime 3 regole per essere indipendente che trovi nel libro e fare un punto della situazione. Se sei pronto e hai dei principi saldi personali, il modo per lavorare sull’interdipendenza è seguire le regole di Covey che troverai nel suo libro:
Conclusioni
Il concetto di interdipendenza è fondamentale per relazionarsi con gli altri in modo efficace e prescinde una buona indipendenza. Lavorando quindi prima su noi stessi possiamo poi passare alle 3 regole dell’interdipendenza formulate da Stephen Covey nel suo libro. Ti consiglio di valutare la tua posizione attuale (sei dipendente o indipendente?) e tramite la lettura del libro potrai lavorare sulle 3 regole.
Ricorda: il mondo delle relazioni personali è quello più difficile in cui migliorare perchè è dominato da molte variabili su cui non hai il controllo. Per questo è importante aver consolidato un’adeguata indipendenza.